Ringraziamento

febbraio 2, 2009

Vorremmo, tramite Il Tirreno, ringraziare pubblicamente coloro che, di fronte alle volgari offese del signor Tamburini, hanno espresso la loro solidarietà ai nostri dirigenti, particolarmente a Garibaldo Benifei e, soprattutto, alle nostre associazioni ed ai valori che siamo impegnati a difendere ed a far vivere trai cittadini ed in modo principale tra le nuove generazioni.

Col nostro comunicato del 5 gennaio abbiamo voluto rendere pubblica la nostra posizione di fronte all’avvio della discussione in parlamento di una proposta di legge che parifica i combattenti per la libertà ai repubblichini. Siamo contrari a questa proposta e la contrasteremo con tutti gli strumenti che la nostra democrazia ci mette a disposizione.

Che Tamburini abbia reso note le sue posizioni accompagnandole da offese volgari e da gratuite falsità non ci meraviglia più di tanto. A questo Garibaldo Benifei, durante il regime fascista, era abituato e a questo si ribellò. Costretto fin da bambino a subire le conseguenze delle persecuzioni del regime e da adulto ad essere condotto nel 1933 e nel 1939 davanti al tribunale speciale fascista e condannato a 8 anni. Solo la caduta di Mussolini, nel luglio del 1943 gli restituì la libertà, consentendogli di non scontare gli ultimi tre anni di carcere.

Ecco, la ragione della nostra opposizione alla legge in discussione sta proprio nella nostra volontà di non far dimenticare tutto quello che ha significato il regime fascista in termini di privazione della libertà, di persecuzione degli oppositori, di sofferenze patite con la guerra, di complicità con le stragi naziste. Falsificare la storia e anche le singole storie personali, non aiuta a costruire per tutti i cittadini del nostro paese una memoria condivisa che, secondo le nostre associazioni, non può che riconoscersi nei valori che le diverse culture animatrici della Resistenza, trasmisero nella Costituzione della nostra Repubblica.

Anpi Livorno, Anppia Livorno

Nota pubblicata sul Tirreno del 1 febbraio 2009


L’Anppia riunisce l’assemblea

gennaio 16, 2009

Articolo del Tirreno del 16.01.2008


No alla legge 1360, no all’equiparazione di partigiani e repubblichini

gennaio 10, 2009

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Articolo del Tirreno del 7 gennaio 2008 «Guai paragonarci ai criminali di Salò»

La foto: partigiani a Milano dopo la liberazione. Da www.wikipedia.org


Pilo Albertelli

dicembre 16, 2008

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Ricordare un uomo, la sua passione per gli studi, il suo insegnamento e, soprattutto, la sua lotta per gli ideali di libertà e giustizia e il suo personale sacrificio in nome di questi valori.

Con tale intento la Sezione Provinciale di Livorno dell’ANPPIA ha promosso e organizzato, lo scorso 28 novembre, una giornata in memoria di Pilo Albertelli, caduto alle Fosse Ardeatine nel marzo del 1944, studioso di origine parmense, docente di filosofia al Liceo Classico livornese dal 1932 al 1935, tra i fondatori del Partito d’Azione e medaglia d’oro per la Resistenza al nazi-fascismo.

L’iniziativa (che è stata patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Livorno con ANPI e ANEI, ed ha avuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno e dell’Unicoop il Tirreno) è culminata in un incontro di approfondimento sulla figura di Albertelli tenutosi nell’Aula magna del Liceo Classico dopo le cerimonie di scoprimento di due lapidi commemorative, l’una presso scuola elementare intitolata a Pilo Albertelli, l’altra presso lo stesso Liceo.

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