CLAUDIO FRONTERA
La Livornina d’oro a Bino Raugi e a Garibaldo Benifei riempie di gioia gli antifascisti e i democratici livornesi che hanno visto nell’ atto del Consiglio Comunale non solo un dovuto riconoscimento ma un fatto denso di significati attuali e concreti. Ho conosciuto Garibaldo quando la sezione del Pci, San Marco – Pontino, aprì le porte a un gruppo di ventenni che si facevano avanti nel partito e mi colpì subito l’affetto, il rispetto e la stima da cui era circondato nel quartiere e il prestigio che derivava dalla sua coerente biografia di antifascista condannato dal Tribunale Speciale.
Ne ho seguito, da Presidente della Provincia l’infaticabile opera di testimonianza che insieme alla moglie Osmana e agli altri volontari dell’Anppia, ha prestato nelle scuole cittadine per raccontare la sua esperienza di vita. Bino lo conobbi, lui sindaco, io rappresentante del movimento studentesco, quando il Comune affidò agli studenti la gestione della Casa della Gioventù di piazza Manin. A quel tempo il decisionismo di Bino era già leggendario, ma non di meno fu per me sorprendente vederlo occuparsi del problema e risolverlo in poche settimane, arrivando alla riunione conclusiva con un regolamento e le chiavi della sede…
Leggi il seguito di questo post »